Il primo Poggio non si scorda mai. Ma anche il secondo, il terzo e tutti quelli che si vogliono. Perché più sono, meglio è. Così era e così è. Grazie a Mario D’Aquino, il designer di Gallipoli, che spolvera nella memoria un complemento immancabile nelle case salentine di una volta.
«Il poggio è lo sgabello su cui i bambini delle mie terre sedevano per ascoltare le storie raccontate dai nonni», spiega D’Aquino. Una seduta povera, semplice, spesso data per scontata. Ma una seduta molto comoda, intima, perché concepita per radunare la famiglia a cerchio, per farle trascorrere del tempo, dei momenti, dei racconti insieme. L’uno accanto all’altro a casa.
A volte ritornano: lo sgabello salentino di una volta si rifà il look e il design
Con Mario D’Aquino il vecchio Poggio diventa più attuale che mai. Oltre che comodo ed elegante
Per dare appeal contemporaneo e nuova vita al vecchio poggio, il designer riprende la tipica forma trapezoidale, sceglie legni pregiati, punta sul noce canaletto e l’acero, e pensa al disegno di un drappo, con frange che richiamano quelle delle tovaglie di lino tessute a mano. Cambia l’immagine, cambiano il look e il design; la sostanza e il nome restano e il Poggio torna in casa.
INFO: www.mariodaquino.com
PHOTO COURTESY: Mario D’Aquino