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Il suo nome è Faliro Loft ed è nato ad Atene da un progetto dello studio Esé in collaborazione con l’interior design firmato Patricia Urquiola. Un open space che, come spesso accade oggi, è stato ricavato da un ex magazzino industriale per diventare casa e luogo di lavoro dei suoi proprietari. Una scatola di vetro e acciaio che  si potrebbe pensare diventi un luogo freddo e asettico in cui vivere, ma che grazie al mix fra tradizione moderna e tocco giapponese diventa un luogo familiare e accogliente di cui fare la propria casa.

Un design minimal contaminato dal verde dei mini giardini che allestiscono tutto l’ambiente e le terrazze con la prospettiva di poter coltivare le proprie piantine aromatiche anche in appartamento sfruttando gli spazi verticali quando quelli orizzontali mancano.

 

Mosaici all black in cucina, vetri sabbiati, texture monocromatiche e motivi geometrici per i pavimenti, poltrone e pareti divisorie in mix con elementi di tradizione giapponese, come i pannelli scorrevoli Shoji e la piccola piscina, regalano a questo ambiente un’atmosfera a metà fra spazio di lavoro, riassunto nella scatola di vetro e ferro che funge da ufficio, e zona privata.

Una ristrutturazione consapevole che fa del re della casa il cemento abbinato al soffitto in gesso e ai pavimenti che si colorano di tre differenti tipi di piastrelle, fatta eccezione per la zona living dove la fa da padrone il legno di quercia.

Una casa dove si respira davvero e nella quale l’ambiente industriale si trasforma, pare senza sforzi, in rifugio familiare.


INFO: http://esestudio.gr/

PHOTO COURTESY: Ioanna Roufopoulou


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