TID - The Network for Design Lovers
Italiano Inglese Russo
share:
Like Like

La ristrutturazione che vi presentiamo reca la firma tricolore dello studio di Filippo Carandini che in collaborazione con EPÒNIMO ha ridisegnato un appartamento dalla superficie piuttosto generosa, 167 metri quadri, situato in una palazzina classica nella città di Riga, Lettonia.

La sfida presentata dal progetto di interior design di Filippo Carandini era quella di riorganizzare i volumi senza snaturare la conformazione originale della casa. Per raggiungere questo risultato, l’attenzione è stata concentrata su una divisione spaziale: da una parte un open space senza interruzioni e a tutta convivialità che riunisce cucina, sala da pranzo e salotto; dall’altra una zona più privata che “protegge” lo studio e la stanza da letto.

A marcare questa divisione ci pensa il colore stesso: tinte forti nell’area aperta, più tenui invece in quella votata all’individualità. Il colore si ritrova anche in alcuni mobili, che con i toni vivaci si contrappongono in modo equilibrato alle pareti dalla tinta più fredda. Il contrasto dunque passa tanto dai colori quanto dall’arredamento stesso, come dimostrato da alcuni pezzi firmati proprio Eponimo, tra cui il tavolo da pranzo con relative sedie nonché l’imponente divano. Lo studio di Filippo Carandini ha firmato tutti i principali pezzi di arredo della casa, in un mix di moderno e classico che pone l’accento anche sul made in Italy.

Nonostante la distinzione tra spazio privato e più “social”, sia la stanza da letto che il suo bagno non sono affatto isolate pur essendo separate dal resto dell’appartamento; vi si può accedere infatti direttamente dall’entrata principale, che offre la possibilità di raggiungere la zona privata oppure, attraverso un’altra porta, la cucina. A proposito di porte, è altresì interessante la scelta di utilizzare quelle scorrevoli, per far sì che il confine tra “pubblico” e privato sia efficiente ma al tempo stesso reversibile, in un continuo alternarsi di spazi grandi e angoli più raccolti e intimi.

INFO: www.filippocarandini.com

PHOTO COURTESY: Filippo Carandini Studio


Articolo di

Scroll to Top