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Materia Prima: al Fuorisalone punta tutto sul legno
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Ancora una volta i designer dicono no alla produzione seriale e puntano tutto sullo strumento più potente che c’è: la mano. In una collettiva andata in scena durante il Fuorisalone 2013 alla Fabbrica del Vapore sette designer hanno dato vita a Materia Prima, una mostra incentrata per questa edizione sul legno come materiale dal quale iniziare un processo creativo volto a sottolineare la connessione fra design e artigianalità.

I creativi diventano così falegnami partecipando a questo ritorno alle origini che li ha trasformati in mastri di bottega. Tommaso Bistacchi, Michela Catalano, Cristiano Mino, Iskra Sguera, Jorge Nájera, Alessandro Marelli e Cristian Visentin sono i designer che hanno partecipato alla mostra con i loro oggetti artigianali costruiti con il minimo spreco di materiali e interamente a mano.

Michela Catalano dà vita a Hollow Tree che ripercorre la sagoma di un tronco di albero e diventa un oggetto da appendere al muro, multiuso, nel quale riporre riviste, buste e qualsiasi oggetto si voglia. Cristiano Mino, percorrendo la strada dell’artigianalità e del saper fare con le mani che da sempre lo caratterizza, presenta Tronco: una poltroncina di legno di abete realizzata cercando di apportare un intervento minimo sulla materia prima e riuscendo a trasformare un tronco di albero in una seduta che occhieggia alla natura dei boschi.

Iskra Sguera presenta il tavolino Talì, realizzato in faggio con le gambe colorate, in versione gialla o azzurra, e a incastro così che possa essere conciliato con diversi ambienti mutando struttura, altezza e forma.

Il legno diventa anche pouf grazie al progetto di Jorge Nájera che ha realizzato EsaDeca. Sedici gambe uguali e assemblate senza viti e colla formano questo tavolino in legno massello.

Split è il progetto di Alessandro Marelli. Un contenitore, in due versioni, che si pone l’obiettivo di creare un oggetto che sfrutti le proprietà del legno e che ne esalti la bellezza attraverso la forma. Con Split non è più il legno al servizio dell’oggetto, ma viceversa è il materiale che segna il processo creativo.

Dalla volontà di voler scartare meno materiale possibile dalla lavorazione nasce l’idea di Cristian Visentin che con Twigs realizza un appendiabiti da terra incastrando diversi elementi fra loro e ispirandosi alla struttura naturale degli alberi con il tronco e i rami.

36.56 è il mobile pensato da Tommaso Bistacchi che sfrutta la solidità del legno per creare un contenitore, formato da pannelli scorrevoli in rovere, pensato per essere posizionato in ogni angolo della casa e essere interpretato con la massima libertà.

INFO: www.tommasobistacchi.com
         www.michelacatalano.com
         www.alessandromarelli.it
         www.cristianomino.it
         www.jorgenajera.it
         www.iskradesign.it
         www.cristianvisentin.com

Foto Courtesy Materia Prima


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