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1000 mq di una ex pescheria nel Meatpacking District di Copenaghen, trasformata e rielaborata dallo studio di design danese Spacon & X e dall’artista e designer Maaike Fransen, il tutto naturalmente arredato interamente con mobili Ikea ed è stato realizzato utilizzando materiali naturali come legno, paglia e grandi pareti semitrasparenti che permettono alla luce di propagarsi da un ambiente all’altro.
Ma perché nasce Space 10? L’idea è di riunire una comunità crescente di designer, artisti, tecnici, maker e creativi visionari di tutto il mondo per creare, sviluppare idee e prototipi di prodotti per migliorare la vita e il benessere dei consumatori, riducendo i consumi e sprechi e aumentando la qualità della vita mostrandoci come vivremo, secondo colosso svedese, nella casa del futuro tutelando, allo stesso tempo, l’ambiente mettendo al primo posto efficienza e sostenibilità. Il suo primo progetto, chiamato Fresh Living Lab, è stato pensato con 12 designer dell'Institute of Interaction Design di Copenaghen tra cui il designer islandese Unnur Valdis Kristjansdottir, il food designer italo-londinese Jacopo Sarzi e lo studio interattivo, The Workers di Londra che insieme, hanno creato una serie di prodotti concettuali esposti nello Space10, tra prodotti standard Ikea e a disposizione del pubblico.

Lo spazio inoltre, è utilizzato per mostre, eventi e workshop dove osservare, rilassarsi e ristorarsi in un ambiente futuristico, di ultima generazione e dove anche i dipendenti, trascorrono il tempo cercando idee e ispirazioni per sviluppare nuovi progetti.
Ecco alcuni esempi delle tecnologie che troviamo dentro la smart house Space 10:
il quadro Smart Wall che cambia colore avvisando gli abitanti della casa in base ai consumi idrici ed elettrici, una sedia, controllata tramite una app installata nello smartphone, solleva la seduta per incoraggiare i lavoratori sedentari ad essere più attivi e a fare una camminata ogni tanto, piante aromatiche sparse che profumano tutti gli ambienti ed il soffione Cloud Burst monitora il flusso d'acqua e si illumina di rosso avvisandoci se stiamo sprecando acqua così da aiutare a conservarla. Il sistema Vāyu - un piccolo dispositivo modulare, che può essere installato accanto a tutte le finestre, è in grado di aprire o chiudere le finestre di casa, a seconda dei livelli di inquinamento dell'aria esterna.
Il dispositivo Heat Harvest – letteralmente raccolta del calore - può essere integrato nei mobili per deviare il calore generato dai prodotti elettronici cioè raccogliere l’energia termica di tutto ciò che viene posato su una superficie dotata di questo sistema, ad esempio un tavolino da colazione, e trasformarla in comune energia elettrica da utilizzare a proprio piacimento come per esempio, ricaricare lo smartphone anche con una tazza di caffè bollente posata sul tavolo.
Space10 inoltre, ospita un bar che affronta il consumo alimentare e la sua produzione, lasciando ai visitatori la possibilità di personalizzare e scegliere i propri snack, in collaborazione con il food designer Bo Lindegaard.
Abitare in una casa “green”, intelligente, efficiente e sostenibile, ma allo stesso tempo hi-tech e dotata di tecnologia domotica, dando l’opportunità agli abitanti della smart house di controllare tutti gli strumenti in modo automatico, rappresenta la massima aspirazione per chi tiene non solo alla tecnologia ma anche alla qualità della propria vita e alla tutela dell’ecosistema.

INFO: www.space10.io

PHOTO COURTESY: Space 10


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