Ormai la personalizzazione degli oggetti è all’ordine del giorno, è possibile farlo con una macchina, una moto, un abito, un oggetto tecnologico. Insomma, con qualsiasi cosa … Da oggi anche con una casa.

“L’invenzione” è degli architetti giapponesi Alex Knezo e Akinori Hamada che per lo Studio_01 hanno portato a termine un progetto curioso, presentato durante la Tokyo Designer’s Week, e che ha anche vinto il Grand Prix per un concorso che prevedeva la progettazione di un monolocale che fungesse da appartamento e studio.

Il concept del progetto, denominato Barcode Room, ha il suo cuore pulsante nelle pareti che si possono posizionare liberamente permettendo a chi vive nell’appartamento di customizzare lo spazio rendendolo vivo e capace di trasformarsi, per esempio, da perfetto studio di lavoro a dimora per una festa fra amici.

Il mini loft ha ben 12 tipi di pareti e mobili che scorrono e offrono tantissime  combinazioni possibili anche grazie al letto, alla scrivania, alle seggiole e ai pensili estraibili che collaborano nella creazione di una casa adatta a ogni esigenza e inventando un codice a barre perfetto per la  vita e lo stile di ognuno di noi.

Una bella innovazione quella di trasformare la casa con estrema versatilità a seconda del momento senza il pensiero di spostare mobili, sedie e divani per fare spazio agli amici.

In Giappone l’idea di usare lo stesso spazio per diverse funzioni è già una pratica diffusa, ma chissà che anche qualcuno in Italia non decida di trasformare il proprio monolocale in uno spazio personalizzabile che trasforma il bagno in cucina e subito dopo in studio di lavoro.

L' idea si adatta sia a strutture in costruzione sia a spazi preesistenti permettendo, nonostante la superficie piccola, una vita normale fatta di cene e feste con un mobile bar.

Come ogni prodotto in un negozio ha il proprio codice a barre anche noi, volendo, avremo il nostro.

INFO: http://blog.studiozeroichi.com/

PHOTO COURTESY: Studio_01