Due opposte teorie dominano il design per gli spazi vendita: uno afferra lattenzione del compratore attraverso un design che realizza uno spazio simile ad una scena teatrale o ludica; laltro ammicca al compratore con la merce disegnando spazi che si differenziano a secondo del tipo di clientela.
Nello spazio romano disegnato dallarchitetto Angelo Luigi Tartaglia per la vendita di abbigliamento maschile, le teorie sono entrambe prese in considerazione eseguendo manipolazioni sofisticate per poter realizzare uno spazio che, certamente ha un carattere drammatico nel proprio impatto e allo stesso tempo lascia chiaramente percepire il metodo espositivo. Il negozio è stato realizzato dallunione di due spazi commerciali adiacenti su due livelli diversi; questa caratteristica è stata maggiormente evidenziata anche dalla volontà di creare un volume esattamente con due altezze diverse, come se luno compenetrasse laltro. Gli elementi espositivi seguono perimetralmente la pianta; questo permette di lasciare ampio spazio di movimento nella parte centrale di entrambe i livelli. Uno spazio rarefatto ed impalpabile, caratterizzato da elementi metafisici quali le pedane espositive e i ripiani aggettanti sorrette da un cono in acciaio e le mensole in cristallo a tutta altezza rastremate. Il segno grafico compositivo segue geometrie lineari, le une ortogonali, le altre inclinate a 45° caratterizzando nettamente la differenziazione dei due volumi; gli unici elementi curvi sono rappresentati dai maniglioni in acciaio delle porte di accesso, la cui forma evoca liniziale del cognome del proprietario. La massima visibilità del negozio è stata una delle caratteristiche che ha accompagnato lintervento, e la scelta dei materiali trascende i concetti statici tradizionali. Il vetro diventa il supporto di tutto quanto andrà esposto nel negozio, in contrapposizione con la scansione regolare e maggiormente incisiva del contenitore in legno per maglierie ed intimo. Il banco cassa ed uno dei piani vendita diventano superfici orizzontali leggere realizzate con lastre di vetro incastrate luna in un monolite in marmo e laltra quasi a voler tagliare uno dei cilindri in legno. Le aree destinate alle varie merci sono semplicemente evidenziate da linee generatrici rimarcate in alto dallallineamento dei fari da incasso. Due setti-quinta in rame sono gli unici elementi materici che unitamente al verde del marmo Guatemala delle pedane, si distaccano cromaticamente in tutto lintervento. Le due quinte in rame sono state posizionate per occultare luna la scala di accesso al magazzino ubicata al piano inferiore, laltra allo spazio laboratorio in cui il sarto effettua le riparazioni sugli abiti sartoriali. Il pavimento è realizzato con piastrelle di grosso formato in marmo ricomposto della Stone Italia. Il legno usato è lacero naturale.
Foto: Edoardo DAntona