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Come tutte le discipline che affondano le loro radici nella creatività espressiva, l’interior design può produrre risultati tanto interessanti quanto diversi tra loro, che vanno da una ricca ridondanza al più efferato minimalismo. Quando si parla di essenzialità in riferimento al disegno di interni - di quel “Less is more” che ha reso ancora più celebre Ludwig Mies van der Rohe – non si può prescindere dall’osservare attentamente gli spazi espositivi, finalizzati proprio ad accogliere ed enfatizzare, tramite la loro semplicità, le opere di una mostra. A tal proposito siamo andati ad ammirare l’allestimento di Stardust, percorso espositivo delle immagini più significative di David Bailey che fino al 2 giugno arricchirà il PAC (Padiglione di Arte Contemporanea) di Milano.

Curata dallo stesso fotografo, la mostra permette di contemplare oltre 300 scatti dell’artista, raggruppati sulla base di diversi macrotemi cronologici e stilistici. Questa organizzazione viene abbracciata perfettamente dallo spazio del PAC grazie alla divisione spaziale dell’interior, interessato dalla mostra nella sua interezza. Il piano terra è suddiviso in tre ambienti semiaperti che consentono al pubblico di muoversi ordinatamente nello spazio identificando - senza rischiare un approccio dispersivo - i filoni tematici proposti dalla selezione di David Bailey. Grazie all’immancabile bianco delle pareti e ai toni naturali e caldi della pavimentazione in parquet, le fotografie - prevalentemente in bianco e nero ed esibite in cornici scure – si offrono ai visitatori in tutta la loro potenza. Il risultato finale è un allestimento dotato di un’ottima fruibilità per due ragioni: la prima è l’ampiezza stessa dello spazio, che permette di organizzare gli scatti senza ammassarli tra loro e senza dunque “spaventare” il pubblico risultando opprimenti; la seconda è la leggerezza conferita all’interior dalle lamelle metalliche del controsoffitto, che danno al visitatore l’idea di uno spazio verticale quasi senza fine. Nonostante la sua età, il PAC di Milano si conferma l’esempio ideale dell’interior di uno spazio espositivo, a metà strada tra l’essenzialità e la ricercatezza.

INFO: www.pacmilano.it

PHOTO COURTESY: Comune di Milano


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